QUEST’AUTUNNO CAMBIA IL MONDO, LA POESIA E’ NELLE STRADE

By | 14 aprile 2014

FOTO MIRAFIORI  Muovendoci nello spazio urbano che ci circonda, attraversando luoghi spesso oggetto di un passaggio rapido nella vita caotica di tutti i giorni, capita a volte di notare un elemento nuovo, un qualcosa che chiama la nostra attenzione e stimola una riflessione.

Passeggiando per Torino, nel quartiere periferico di Mirafiori, ad esempio, può capitare di notare ancora oggi, i segni di un progetto che ha coinvolto qualche anno fa il quartiere, ponendo l’attenzione un po’ sul suo passato, un po’ sul suo presente, e magari stimolando qualche riflessione sul suo futuro.

 Quest’autunno cambia il mondo, la poesia è nelle strade.

E’ questa la frase che si legge su alcuni muri e marciapiedi del quartiere. E’ il segno del progetto di narrazione urbana I muri di Mirafiori, che si è posto l’obiettivo di combinare linguaggi e strumenti diversi, unendo la scrittura e l’azione/installazione visiva per raccontare una parte di memoria dello stabilimento torinese e proporre un’attitudine ad accostarsi ai luoghi urbani e alla loro storia con uno sguardo critico e laterale.

Il progetto nasce dall’idea di alcuni ragazzi che, percorrendo i muri perimetrali degli stabilimenti Fiat Mirafiori, hanno notato che questi consegnano alla città un vasto spazio opaco, grande quasi quanto il centro storico, percorribile solo attraverso poche vie forzate. I muri di cemento o mattoni, interrotti solo dai cancelli d’ingresso, segnano i confini dello stabilimento per una lunghezza di circa 11 km. Su questi si affacciano le case dei quartieri Mirafiori Nord e Sud: palazzi popolari e nuovi condomini, altri muri che fanno da controcampo.

Per il quartiere i muri degli stabilimenti Fiat sono un riferimento visivo centrale, un termine fisico con cui è difficile non confrontarsi quando si parla degli spazi e dei tempi di questa zona.

A dispetto dell’importanza del rapporto tra città e fabbrica, sempre centrale, e di una straordinaria memoria storica, la zona perimetrale degli stabilimenti Fiat è per molti zona di fine città, disinteresse, rimozione. I muri di Mirafiori configurano d’altra parte uno spazio di semplice transito, automobilistico più che pedonale. Uno spazio di sovrappensiero.

Il progetto “I muri di Mirafiori” ha quindi deciso di lavorare con la scrittura sui muri del quartiere, costruendo un racconto errante, che meticcia lo spazio privato di un libro e quello pubblico dei muri.

imuridimirafiori_blog_-6Quest’autunno cambia il mondo, la poesia è nelle strade è infatti la frase conclusiva di Volodja, racconto inedito di Wu Ming I (parte del collettivo di scrittori Wu Ming), un testo che ricorda gli scioperi del 1969 nello stabilimento della Fiat Mirafiori e che è stato distribuito gratuitamente in tutta la città. La frase finale del racconto è stata riportata attraverso una tecnica di pulitura ad acqua su alcuni muri e marciapiedi dell’area provando a trasformare i luoghi di vita e transito in luoghi di sosta ed attenzione.

Il progetto è inoltre confluito in diversi laboratori di scrittura proposti ai giovani delle scuole del quartiere e del centro.

Il progetto I muri di Mirafiori è nato nell’ambito del programma d’arte pubblica situa.to, ideato e curato da a.titolo e Maurizio Cilli nell’ambito di Your time – Turin 2010 European Youth Capital, con il contributo dell’Assessorato delle Politiche giovanili oltre al patrocinio e la collaborazione delle Circoscrizioni 2 e 10 della Città di Torino.

Ideazione e curatela de I muri di Mirafiori sono di: Edoardo Bergamin, Francesca Infantino, Marco Magnone, Christel Martinod, Paola Monasterolo, Francesco Strocchio.

Alcuni riferimenti:

http://imuridimirafiori.wordpress.com/

http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=6075

Il link al testo completo di Volodja, con la lettura di Wu Ming 1:

http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=6122

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